La Fontana di Spina Corona si trova a Napoli, più precisamente la si può notare passeggiando per il Corso Umberto prima dell’ Università Federico II, su via Giuseppina Guacci Nobile; essa prende il nome dalla Chiesa di Santa Caterina di Spina Corona. Ma allora perché viene chiamata (e quindi di conseguenza è anche conosciuta con questo nome) Fontana delle Zizze? Prima di scoprire il perché di questo nome scopriamo un po la storia di questo monumento.
Non esistono dati precisi sulla storia di questa fontana. Innanzitutto già l’attribuzione della stessa è dubbia, molti studiosi la ritengono opera di Giovanni da Nola. Difficile è anche risalire alla data esatta di realizzazione. La fontana è inserita in un inventario risalente al 1498 –La platea delle acque- questo riferimento non esclude che essa risalga ad un’epoca anteriore. Nella prima metà del sedicesimo secolo, per iniziativa del viceré Don Pedro da Toledo la fontana fu restaurata, non si trattò di un restauro conservativo ma ne fu modificato l’aspetto furono aggiunti tre stemmi e la sirena alata nell’atto di spremere le sue mammelle. La simbologia dell’immagine della sirena è soggetta a due differenti interpretazioni: Partenope che ferma l’eruzione oppure il potere impegnato a placare i tumulti del popolo Napoletano. L’originale statuetta della sirena, oggi è al Museo di San Martino, mentre come sua sostituta vi è una sua identica copia, riprodotta e scolpita da Achille d’Orsi. La vasca rettangolare in marmo, adorna di ghirlande e degli stemmi vicereale e della città. Simmetriche ai lati della vasca sono poste due lastre in marmo con altorilievi rappresentanti lo stemma di Carlo V, simboliche colonne e fregi geometrici. Sulla parete di fondo, sulla vasca, si staglia il Vesuvio, lambito dai flutti, sulle cui falde sono scolpiti un violino e lingue di fuoco. In sommità una sirena in atto di spegnere con l’acqua sgorgante dalle mammelle i fuochi del vulcano ; di qui il nome popolare di “fontana delle zizze”.
Il monumento è stato oggetto di un’opera di restauro nell’ambito del programma promosso dell’amministrazione comunale di Napoli ‘Monumentando, è Maria Rosaria Vigorito amministratore della Tecnikos s.r.l. è stata una delle restauratrici che si è occupata di questo progetto, di cui potete vedere alcune foto nella sezione Lavori & Restauri del sito.
Ora non resta che fare un salto nel centro storico di Napoli e riscoprire un pezzo di storia della nostra città.