Significato del termine “Restauro”

Il restauro è un’attività legata alla manutenzione, al recupero, al ripristino e alla conservazione delle opere d’arte, dei beni culturali, dei monumenti ed in generale dei manufatti storici, quali ad esempio un’architetture, un manoscritto, un dipinto, un oggetto, qualsiasi esso sia, al quale venga riconosciuto un particolare valore. Cesare Brandi nella sua Teoria del restauro afferma che il restauro è «il momento metodologico del riconoscimento dell’opera d’arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica, in vista della trasmissione al futuro». Aggiungendo «Si restaura solo la materia dell’opera d’arte».

Nel restauro, quindi, sono fondamentali sia le caratteristiche intrinseche dell’oggetto, sia la struttura culturale della persona che con esso si confronta. Giorgio Bonsanti col suo celebre “paradosso di Brustolon” «Se una sedia si rompe, viene riparata. Se la sedia è del Brustolon, viene restaurata» evidenziava come nei confronti di una sedia che si rompe il nostro impegno e la nostra intenzione progettuale sono diversi se essa è un normale prodotto industriale coevo, oppure una antica sedia intagliata e dorata dal celebre artista veneto del Settecento.

Il riconoscimento del valore di ciascun oggetto è, quindi, propedeutico all’attività del restaurare. Il soggetto che esercita tale attività viene detto comunemente restauratore.

Il termine (dal latino restaurare, composto da re di nuovo e staurare con il significato di rendere solido, proveniente dal gotico stiuryan) ha nel tempo acquisito vari significati spesso in aperta contraddizione, in relazione alla cultura del periodo e al rapporto di questa con la storia, così da rendere impossibile una definizione univoca. Il significato attribuito ai termini “restauro” e “conservazione” varia notevolmente a seconda degli autori, tanto da trovarli a volte come termini di una alternativa e a volte come intercambiabili.

Tratto da Wikipedia